i senatori pd non sono tutti cosi’….

si sono conosciuti dieci fa ma si sono sposati da poco più di 4 in Norvegia e poi hanno deciso di ricorrere alla “maternità surrogata“, chiamata anche gestazione per altri (gpa) o più comunemente nota come “utero in affitto“. Espressione questa che, però, non piace a Lo Giudice perché “volgarmente lesiva soprattutto della dignità delle donne coinvolte”.

Il senatore, che attualmente ricopre anche la carica di presidente onorario dell’Arcigay, non ha alcun problema a spiegare che la definizione americana della donna donatrice dell’utero “a surrogate, la surrogata. Per il suo compagno Michele quella donna è invece “la persona che ci ha aiutato è una persona che voleva aiutare due uomini a realizzare il sogno di avere un figlio” e probabilmente per questo si rifiuta di rispondere alla domanda su quanto questa sia stata pagata. Lo Giudice, invece, si sbilancia e dice: Il grosso delle spese se ne va in agenzia, spese legali e spese sanitarie. Si può arrivare fino a 80/100mila euro“. Ma guai a paragonare un bambino a un oggetto da comprare. “Chi fa affermazioni di questo genere dovrebbe vergognarsi di averlo solo pensato”, attacca il senatore secondo cui il pagamento della donna non incide in nessun modo sulla valenza etica di un’azione di questo genere perché solo in Paesi come l’India o la Thailandia “è possibile che le donne siano effettivamente sfruttate”.

Senza alcuna vergogna Lo Giudice spiega la necessità che il bambino non venga allattato al seno dalla donna che l’ha partorito perché “è molto importante che sin dall’inizio il il rapporto tra la donna e il bambino sia considerato non come il rapporto della “madre con suo figlio”. Poco importa se il bimbo vivrà senza una madre perché il loro figlio, il piccolo Luca “ha comunque nella sua vita varie figure di riferimento femminili”, spiega Michele, il padre biologico che si rifiuta di rispondere al quesito se avere un bambino sia o meno un diritto. Domanda a cui il più audace senatore risponde con un secco: “assolutamente no”. Per la coppia la cosa importante è che il bimbo abbia una famiglia che lo ami. “Ogni bambino preferisce avere l’amore di chi considera i suoi genitori“, dice Lo Giudice che valuta il ddl Cirinnà un buon punto di partenza. Per il compagno Michele si tratta, invece, di una norma ancora insufficiente ma necessaria perché “Sergio che non è il padre legale di Luca ha bisogno di una delega per qualsiasi cosa. In teoria anche per ritirare il bambino da scuola”. Infine il commento più caustico sul Family Day arriva ancora una volta da Michele, il “papà” che non fa politica:“è un po’ come la lotta che facevano i bianchi contro i neri negli anni ’60”.

il giornale

 

TALE PEZZOPANE E’ “NORMALE”… SI FA PER DIRE….

La frase evidenziata in verde è quanto di piu’ aberrante mente umana possa concepire , dettata da ignoranza assoluta oltre che da egoismo folle: la tratta degli schiavi modello pd !

Pubblicato da ergatto

curiosi.....

7 pensieri riguardo “i senatori pd non sono tutti cosi’….

  1. Mi spiegate, al di là del partito di appartenenza, quale sia la differenza tra questo personaggio ed il dottor Mengele di hitleriana e tragica memoria?… #

  2. Che schifo!!!! Vedi perché il buon Guareschi chiamava i comunisti trinariciuti: non hanno niente di umano! Trattano donne e bambini come oggetti da comprare per soddisfare i propri capricci. Sono solo dei mostri schifosi

  3. Ci sono coppie di coniugi sterili che pagano migliaia di euro per la fecondazione assistita. Non capisco la differenza tra questo tipo di spesa e quella dell’utero in affitto. E’ sempre una spesa economica no?
    Le figure di riferimento, o per meglio dire, i care giver possono essere rappresentati da chiunque e non solo da un genitore materno e paterno. Infatti ci sono bambini di madri vedove che crescono benissimo senza un padre, e anche i figli delle ragazze madri. Mi pare che sia evidente che non è poi così necessario avere due persone presenti nella famiglia per crescer sù bene. La questione è più morale che psicologica.

  4. ho studiato a lungo la psicologia infantile per laurearmi in pedagogia , la questione è assolutamemte pscicologica , un conto è una/o vedovo per disgrazia, altro è l’acquisto… e comunque qui s’è buttao via in toto l’interesse del minore. 🙂

  5. Io vedo l’interesse dei minori buttato via ogni giorno da genitori normalissimi. E come dicevo sopra, anche le coppie sterili, o quelle patologiche, o quelle con disturbi mentali, o con malattie trasmissibili, non prendono mai in considerazione il minore. Nel caso delle coppie sterili ovviamente chi è ricco può “comprarsi” già un bambino. Era solo una constatazione la mia perchè già esiste un commercio sui bambini, anche se è una cosa che non fa molta notizia perchè non è associata ai gay. Personalmente ho conosciuto persone che hanno sborsato migliaia e migliaia di euro sia per la fecondazione che per l’adozione in altri paesi stranieri. Quindi se si deve quantificare la cosa allora si devono prendere in considerazione tutti i casi in cui c’è una base economica di mezzo. Per quanto riguarda la tutela dei bambini, nonostante la dichiarazione dei diritti del fanciullo, sai benissimo quanto me che in molti casi non viene rispettato nessun diritto e sto parlando di casi di normalissime famiglie che hanno avuto figli rispettando la tradizione e il diritto alla procreazione. Ho lavorato con bambini abusati, con bambini vittime di separazioni selvagge e con bambini vittime di genitori normali. Io non credo nell’infallibilità del genitore però così come possono far danni i genitori gay allo stesso modo ne possono fare quelli etero. Poi un etero ha tutto il diritto di pagarsi un feto, un ovulo, un bambino o qualsiasi cosa voglia comprarsi ma un gay no. Mi sembra un pò contraddittoria la cosa, proprio a livello di logica. Ma ovviamente è la mia opinione questa, data anche dalle mie esperienze in campo lavorativo.

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