Due egiziani stuprano ragazza: una giornata d’orrore a Milano
Il 17enne l’ha palpeggiata, morsa e spogliata. Poi è stata obbligata a indossare un top blu. “Ti piacerà”. Poi lo stupro
“Non ti preoccupare. Ti piacerà”. Prima la ragazza, una capoverdiana nata in Italia, è stata palpeggiata, morsa e spogliata da un egiziano 17enne che l’aveva adescata su WhatsApp.
Poi l’amico, un connazionale di 18 anni, l’ha stuprata con violenza per ore. La vittima è riuscita a scappare solo in serata. Ma, grazie alla sua denuncia, i due violentatori sono stati individuati nel giro di poche ore. Peccato che, sebbene il fermo sia stato convalidato, il minorenne è stato indagato a piede libero e il maggiorenne rimesso in libertà con obbligo di firma.
Gaber Mustafà S.S. risiede ad Alessandria ma vive a Milano insieme al fratello maggiore. L’amico, un minore non accompagnato, risulta affidato a una comunità. La vittima, che ha compiuto i 18 anni mercoledì scorso, due giorni prima di essere stuprata, è stata contattata qualche mese fa su Whatsapp dal giovane che, sebbene i due non si conoscessero, ha insistito per volerla incontrare. “Il numero di cellulare – si è difeso lui – lo ho trovato nella spazzatura”. Venerdì scorso il 18enne è andato a Varese a prenderla ed è tornati con lei a Milano in treno. Arrivati in stazione Centrale, hanno preso un autobus fino a via degli Etruschi per poi entrare in un appartamento dove li attendeva il minore. La ragazza è stata obbligata a spogliarsi e a indossare un top blu. “Non ti preoccupare – le hanno detto con insistenza – ti piacerà”.
La ragazza è stata palpeggiata, morsa e spogliata dal minore, poi stuprata dal maggiorenne. Una volta rivestita, è riuscita a fuggire. Quindi ha chiesto indicazioni in un bar e ha chiamato una amica di Milano che l’ha accompagnata al commissariato per la denuncia. La ragazza è stato soccorsa alla clinica Mangiagalli che ha confermato la violenza completa.

Certo, qui ci sta pure il sequestro di persona. Se avessero fatto una cosa simile a una delle nostre “prassedi”, vorrei vedere se li rimettevano in libertà…
due pesi tre misure….. merdaioli…
In un paese nelle vicinanze di dove vivo ieri stava per accadere un fatto simile, per fortuna la ragazza (che tornava dal lavoro alle 23, infermiera9 è riuscita con maestria a divincolarsi e chiedere aiuto,. Tutto nostrano comunque.
ECCO, CI BASTANO I NOSTRI SENZA ILMPRTARE ALTRI DEMENTI ! 🙂