La mamma non ha soldi. Neonato attende d’essere sepolto da un mese
È nato prematuro a Bergamo dopo un incidente e morto dopo poche ore. Il Comune non può provvedere a tutte le spese
La madre era rimasta coinvolta in un piccolo incidente stradale e il bambino era nato prematuro, di 24 settimane e 3 giorni, lo scorso 7 novembre.
Venuto al mondo all’ospedale di Calcinate, in provincia di Bergamo, già in gravissime condizioni, è morto dopo poche ore al Papa Giovanni XXIII.
Da un mese la salma del neonato attende di essere sepolta. La madre Maryam, 29enne di origine marocchina che vive a Cologne da quando era adolescente, non ha soldi per il funerale.
“Mi hanno detto che ci volevano 750 euro”, ha raccontato. Una somma che, da quando è stata licenziata da una ditta pulizie e vive con il sussidio di disoccupazione, non poteva permettersi di spendere. Tantomeno poteva farlo il compagno, che ha un lavoro saltuario, o il fratello, che al momento non lavora.
In molti, scrive l’Eco di Bergamo, si stanno muovendo per aiutare Maryam a dare una giusta sepoltura al piccolo Yousef. E il Comune? La madre ha chiesto aiuto anche alle istituzioni, che però hanno risposto di non potere aiutare con più di 250 euro.
SFIDO CHIUNQUE A DIMOSTRARE IL CONTRARIO !
e poi…..
Milano, denuncia un’occupazione abusiva dei rom: le incendiano la casa15 ottobre 2014
Nel primo pomeriggio di ieri, 14 ottobre, un’anziana di 84 anni è rimasta intossicata ed è stata trasportata in ospedale per controlli dal personale sanitario del 118, intervenuto sul posto con i vigili del fuoco. Si tratterebbe di un incendio doloso.
L’incendio doloso – La proprietaria dell’appartamento colpito, che ha notato le fiamme mentre rientrava in casa, ha parlato con alcuni giornalisti del Corriere della Sera: “Che colpe ho? Di essere onesta, di denunciare le persone che occupano. Me l’hanno fatta pagare e adesso ho paura. Perché prima o poi verranno di notte a prendermi, lo so. Oppure entreranno ad abitarci, useranno il mio divano, la mia cucina, e nessuno li manderà via, nessuno. Ma vi prego: non mettete il mio nome. Non avete idea in quale inferno stiamo”.
Il motivo della vendetta – L’occupazione alla quale si riferisce la donna era avvenuta venerdì. Come racconta una cittadina a MilanoToday, “a nulla ovviamente è valso il tentativo delle forze dell’ordine di sgomberarli fino ad oggi. Sapete perché? Perché hanno dato fuoco alla porta di casa di una signora al piano di sopra che sabato si era lamentata urlando verso di loro perché si era trovata materiale nella serratura nel tentativo di duplicare la stessa”. L’episodio viene raccontato anche dalla vittima: “Ero fuori casa, quando sono tornata ho visto che non girava la chiave, mi avevano riempito la serratura di colla. Ci ho messo tre ore, a liberarla. Finalmente sono entrata nell’abitazione. Ho cenato e sono andata a letto. Mi sono alzata e, di nuovo, non riuscivo ad aprire. Ho chiamato il fabbro, che ha cambiato la serratura e mi ha permesso di andare al lavoro. Nemmeno il tempo di iniziare che è arrivata la chiamata del custode. Sono tornata di corsa. Mi stanno addosso, mi spiano, mi tolgono il respiro”. In corso gli accertamenti.LIBERO

Non vedo perché dovremmo metterlo in dubbio…
Sono allibita….
eh….. pensa ai soldi che buttano in stronzate come es. tessere telefoniche per i clandestini o per quei pezzi dim….. dei rom !
Se avessero fatto una cosa del genere in bassa Italia, altro che denuncia ..