Risorse cinesi: 82 dormitori in un capannone…a Plato
Undici mesi sembrano essere passati inutilmente. Il 1° dicembre dell’anno scorso il rogo nella fabbrica al Macrolotto di Prato dove morirono sette operai cinesi. Oggi un capannone, sequestrato da carabinieri e vigili urbani nella zona dell’ippodromo. E’ un edificio trasformato abusivamente al suo interno in un labirinto con 82 dormitori (per un totale di 151 posti letto) destinati agli alloggi degli operai di 10 ditte tessili di cinesi, tutte, anche queste, dentro lo stesso stabile.
Una struttura che ricorda drammaticamente “Teresa moda”, la fabbrica dove il 1° dicembre 2013 morirono in un incendio sette operai cinesi che non riuscirono a fuggire in tempo. E come allora (ma ci sono stati altri casi meno eclatanti) anche questa volta il proprietario dell’immobile è una società italiana di cui è titolare una donna.
All’esterno, lo stabile – esteso per 3.500 metri quadri su due piani – si presenta in buone condizioni. Ma dentro carabinieri, polizia municipale, Asl e vigili del fuoco hanno trovato una situazione illegale sia per l’igiene, sia per la sicurezza con una evidente situazione di pericolo.
La struttura era stata frazionata abusivamente (con tramezzi e soppalchi) per ricavarne varie metrature: le parti sono state poi affittate alle ditte orientali, come laboratori e come dormitori per gli operai in una commistione di spazi definita anche ‘complicata’ proprio per l’andamento ‘a labirinto’ degli ambienti così ricavati. Sono state accertate, tra l’altro, varie carenze: assenza di estintori nei laboratori al primo piano, una quindicina di bombole di gas diffuse un po’ dappertutto per alimentare le cucine e riscaldarsi, macchinari difettosi (161 quelli sequestrati), l’interferenza continua tra ambiente di lavoro e alloggio di fortuna, vie di fuga inesistenti.
Inoltre, in tre ditte gli ispettori del lavoro hanno trovato anche lavoratori ‘a nero’ e clandestini, tutti cinesi: a queste aziende è stata sospesa l’attività imprenditoriale e sono stati denunciati i datori di lavoro per favoreggiamento e sfruttamento dei lavoratori irregolari. Accertamenti sono stati avviati sulla proprietà italiana dell’immobile.
Dietro gli invasori c’è sempre un traditore, sia esso un ministro o uno speculatore.

Tutti quei cinesi sono arrivati su chiamata degli imprenditori tessili di Prato, che ai tempi volevano manodopera a basso costo. Adesso molti di loro hanno chiuso le aziende e le hanno vendute ai cinesi. Ma ugualmente la situazione gli fa comodo… Comprano abiti prodotti dagli aguzzini cinesi a prezzo stracciato e li mettono nei negozi facendo soldi a palate. Superfluo dire che la sinistra ha agevolato il tutto e ancora oggi non fa quasi niente per sradicare questo sfruttamento… Fanno i loro interessi e basta.
Si sa da sempre….
E mi pare che tu nn abbia menzionato i bambini di età tenerissima che crescono come bestiole in quegli ambienti insalubri.
Direi che questo è un caso che esula dall’Italia perchè i cinesi sono tristemente noti per come trattano in ‘Patria’ i propri lavoratori che spesso si suicidano per il troppo stress.
Questo non ci assolve, certo che no.
Però, mi chiarite perchè ‘la sinistra ha agevolato il tutto’?
sherallivevelciallola
La risposta è semplice: la sinistra governava da decenni e governa tuttora la città di Prato. Quello che è successo coi cinesi non sarebbe accaduto se no lo avessero voluto, avevano precisi obbiettivi politico/ economici. Ci fosse stata la Lega…. Eeehh!
cosi’ è… se ci pare ed anche se non….
Non saprei proprio …forse perchè di “sinistra” non ha piu’ assolutamente nulla? Forse perche’ pecunia non olet ? Forse perche’ sono diventati ipocriti e fasulli ? Concordo con la tristezza per i bambini….. peccato che tutti i nostri piagnoni fiaccolari siano distratti…. 🙂
e non fare nulla è una soluzione ? 🙂