Piscina ‘halal’: vietata a uomini e disabili per volere degli islamici
DECISIONE SCANDALOSA IN PROVINCIA DI VENEZIA, INTERVENGA IL GOVERNATORE VENETO
MESTRE – E’ una situazione a metà strada tra l’occupazione e la demenza. La demenza è dei politici
L’idea discriminatoria – pensiamo ad un ragazzo o ad un uomo che può avere problemi fisici e può andare in piscina solo la domenica – è quella di trasformare una piscina pubblica in un hammam:
“quei luoghi – dice l’amministrazione comunale – della cultura araba dove le donne si incontrano e si raccontano, prendendosi cura del loro corpo al sicuro da occhi maschili.” Peccato che qui siamo in Italia, non in Aghanistan o in Qatar. Ma questo, per il Pd, è un optional.
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Così, per iniziativa discriminatoria del Comune, per tutto il mese di Maggio, la piscina comunale del Parco Bissuola sarà aperta. Ma solo alle donne. Con bagnine e istruttrici rigorosamente donne, per chi volesse imparare a nuotare. Nessun uomo sarà ammesso, con l’eccezione dei bambini tra i 5 e i 7 anni. Non più di 7 anni però, potrebbero adocchiare qualche islamica in burqini.
E dietro la decisione, se pur viene nascosta, è la volontà degli islamici.
VOXNEWS
OSPITI QUASI SEMPRE INDESIDERATI, 82% DELLA POPOLAZIONE CARCERARIA, MANTENUTI A SPESE DEI CONTRIBUENTI ITALICI, ORA OCCUPANO ANCHE SPAZI PUBBLICI DETTANDO LEGGI CHE NON SONO LE NOSTRE CON LA COMPLICITA’ IMBECILLE DEI SOLITI …
CHE SCHIFO !!!
Lo spiega tale Tiziana Agostini, nientemeno che assessore alla Cittadinanza delle donne che ha promosso l’iniziativa con l’assessorato allo Sport, l’Unione italiana sport per tutti (Uisp): per tutti, ma non per gli uomini.
«Spesso alle donne musulmane non è consentito entrare in contesti misti e crediamo che questa possibilità, con la piscina riservata alla sole donne, sia l’occasione per incontrare altre donne e stringere amicizia con loro». In breve: siamo noi a doverci ‘adeguare’ alle loro stupide e libidinose abitudini, non loro ad ‘integrarsi’. Verbo sempre abusato.
Una richiesta di spazi riservati che è arrivata dalla stessa comunità e che il Comune ha deciso di accogliere.
Se l’iniziativa avrà una buona partecipazione potrà essere riproposta.
Ma Mestre non è sola. A Torino, la piscina al femminile promossa dal Comune sempre in collaborazione con la Uisp esiste già, e la setta islamica vuole diffonderla in altre città.
«Anche se i primi giorni i mariti venivano a controllare che non ci fossero vetrate che permettessero di guardare dentro la piscina», aveva raccontato l’anno scorso il presidente della Uisp di Torino, Teresa Maria Alfano – nomen omen – tracciando un bilancio del progetto.
Ci si domanda dove siano, le sedicenti femministe, a meno che, dietro le loro paturnie, vi sia solo esibizionismo politico. E ci si chiede dove siano le presunte associazioni contro la discriminazione: che, forse, discriminare gli uomini e i disabili è consentito?

Adesso penso proprio che si stia cominciando ad esagerare!
Siamo a casa nostra e dobbiamo far andare avanti i NOSTRI usi e costumi e non i loro!!
Loro gli stranieri li decapitano senza batter ciglio!
Di cosa ci stupiamo, dove regna la sinistra danno le sale comunali agli islamici per pregare… e se ci vanno dei giovani bisognosi di uno spazio culturale ricreativo, che gli consente di smettere di ciondolare nei bar, li prendono a pesci in faccia. E come non bastasse queste stanze sono frequentate solo da uomini. La vera discriminazione la fanno i comuni di sinistra che permettono che la donna sia esclusa dai luoghi di culto, in questo caso pure luoghi pubblici, ergo dei cittadini!! E questi maomettani, vestiti come beduini si ritrovano a decine e una volta finito di pregare si piazzano per la strada in gruppetti a raccontarsela per ore. Uno spettacolo rivoltante…. e quando accade ciò, i bar che sono nei paraggi non lavorano, la gente normale scappa via. Te lo credo… sembra di stare al mercato dei polli di Calcutta.
Non bisogna farsi la doccia prima di entrare in acqua ed indossare la cuffia x questioni d’igiene??? Quindi mi chiedo… E’ igienico farsi il bagno in piscina con i vestiti??? By Mortisia
il concetto d’igiene è soggettivo , dobbiamo imparare ad ampliare la nostra cultura , mangiare con le mani, lavarsi una volta ogni due anni , buttare il bidet ecc.ecc.