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Leoncavallo, sinistra unita contro la legalità. Da Salis a Sala piangono il centro sociale che non c’è più

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Christian Campigli 22 agosto 2025

Leoncavallo sgomberato dopo 31 anni di illegalità. Meloni: No zone franche

Leoncavallo sgomberato dopo 31 anni di illegalità. Meloni: “No zone franche”

Non poteva mancare al lagnoso coro Ilaria Salis. La donna che occupava le case (altrui), sul proprio profilo Facebook, ha difeso «l’esperienza» del Leonka. «Nessun rispetto per 50 annidi storia dei movimenti, contro-cultura, aggregazione giovanile, politica dal basso. Avanza la Milano della speculazione edilizia e della gentrificazione, la città della rendita e delle week: una Milano senz’anima, esclusiva ed escludente, contro i poveri, contro chi vive del proprio lavoro, contro i giovani». Come da programma, l’europarlamentare ha voluto ribadire la propria delirante posizione anticapitalista. «Una Milano che appare più ricca e patinata, ma che in realtà è molto più povera e brutta. Spero che il Leoncavallo possa presto riprendersi lo spazio che merita. E che mille nuovi spazi sociali vengano conquistati e restituiti alle comunità che nonostante tutto resistono, in una città sempre più ostile e meno accogliente, una città espropriata ai suoi abitanti. Una città da rovesciare. Giù le mani dagli spazi sociali. Giù le mani dalla città. Milano è di chi la vive, non di chi ci specula». Avs era talmente contigua al Leoncavallo che, proprio all’interno della struttura occupata abusivamente nel 1994, aveva organizzato la propria festa per l’inizio di settembre. Una sorta di legittimazione politica dell’illegalità. Grottesca la posizione del sindaco meneghino Giuseppe Sala, che ha manifestato il suo disappunto per non essere stato avvertito dello sgombero e ha affermato che il Leoncavallo «deve continuare a emettere cultura, chiaramente in un contesto di legalità».

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Di tutt’altro tenore le dichiarazioni dei rappresentanti del centrodestra. «Occupare uno spazio altrui è illegale. Significa violare il diritto di proprietà, significa violare la libertà altrui- ha ricordato il Vicepremier Antonio Tajani – Lo sgombero di un centro sociale a Milano, che per tanti anni ha rappresentato abusivismo e degrado, significa riportare legalità e rispetto delle regole. Per noi non è un operazione politica, ma di giustizia. Non c’è differenza tra occupazioni di sinistra o destra, entrambe configurano un reato». Una posizione condivisa anche dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro: «La solita canea ululante della sinistra si straccia le vesti per lo storico sgombero del Leoncavallo. Si arrendano: il governo Meloni continuerà a mantenere fede agli impegni contratti con il popolo italiano, senza chiedere permesso alla sinistra».

Pubblicato da ergatto

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