Tasse, in Toscana arriva la stangata Irpef: aumenti fino a 1000 euro

Michele Zaccardi 28 febbraio 2025
L’aumento dell’addizionale Irpef farà sentire i suoi effetti da quest’anno, con i toscani che si troveranno in tasca fino a mille euro in meno. Un vero e proprio salasso, insomma, deciso dal governatore dem Eugenio Giani e inserito nella manovra finanziaria della Regione per il 2024. E che adesso presenta il conto, andando peraltro a vanificare, almeno in parte, i benefici derivanti dal taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni a livello nazionale. La Regione stima di incassare 130 milioni di euro dal ritocco delle aliquote, soldi necessari, come denuncia da mesi l’opposizione in consiglio regionale, a ripianare la voragine scavata nei bilanci regionali dalla sanità. Ma che, secondo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, non servirà a mettere in sicurezza i conti della Toscana, visto che il problema sta nello squilibrio strutturale della sanità.
«La Giunta» spiega Capecchi «non sta lavorando per mettere un freno alla spesa sanitaria che è ormai incontrollata. E non è vero che quei milioni derivanti dal gettito aggiuntivo di Irpef andranno a garantire più efficienti servizi sanitari visto che in Toscana si registrano numerosi disservizi soprattutto per le prestazioni ordinarie». Secondo il consigliere di Fdi, «la verità è che la Giunta Giani ha deliberatamente deciso di spendere più di quello che ha e non ha nessuna intenzione di contenere la spesa. Questo è un tipo di gestione finanziaria che denunciamo fortemente e che non possiamo che definire da irresponsabili». Quest’anno, i toscani con redditi compresi tra i 28milae i 50mila euro subiranno un incremento dell’addizionale Irpef dall’1,68% al 3,32%, mentre chi supera i 50mila euro la vedrà passare dall’1,73% al 3,33%. Il ritocco vale 130 milioni di euro, con un costo medio di circa 117 euro per i redditi tra i 28 e i 50mila euro e di 1.012 euro per quelli superiori. Si tratta di aumenti che, come ricorda Capecchi, si mangeranno una quota dei risparmi garantiti alle famiglie dal taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef varati dal governo in manovra.
