buffoni, pagliacci & giullari

Antonio Scurati, la frase ‘rubata’ che spiega tutto: “No, non dire la parola soldi!”

17 dicembre 2024

Pecunia non olet, dicevano i latini. A quanto pare per Antonio Scurati, autore di M. è vero il contrario. Mai parlare di soldi, nemmeno quando si parla del suo cachet previsto e poi andato in fumo a “Che sarà” di Serena Bortone qualche tempo fa e nemmeno bisogna parlare di “piccioli” quando ad accompagnarlo nei tour promozionali c’è Luca Marinelli, l’attore che interpreterà il Duce nella seria in onda nel 2025 su Sky che ripercorre proprio le fatiche letterarie di Scurati. Insomma, il messaggio che deve passare non quello banale che “Scurati fa soldi usando la storia di Mussolini”, no, il messaggio è quello dell’impegno civico , dello scrittore prestato alla società civile che ripercorre in una quadrilogia l’epopea del Ventennio, dall’ascesa del Duce al potere fino alla caduta del 1945 dopo la Repubblica di Salò.

Ebbene, l’ultimo inno all’impegno civile, Scurati l’ha declamato nel salottino rosso di Propaganda Live. Gran cerimoniere per l’occasione il solito Zoro, Dego Bianchi, che conversando prima con lo scrittore e poi con Marinelli ha di fatto steso il tappeto rosso alla serie in uscita. Si sa, sono queste le regole dello spettacolo, si fa un prodotto e lo si lancia in tv in diversi contesti con ospitate e interviste. Che male c’è? Per noi nessuno, ma per Scurati sì. Infatti per comprendere bene lo Scurati-pensiero, è necessario ascoltare bene l’aneddoto raccontato da Luca Marinelli dopo una precisa domanda di Zoro: “Scusa Luca, ma come è andata? T’hanno chiamato e ti hanno detto ‘c’è un ruolo storico per te’ e tu avrai pensato boh, che mi faranno fare? E poi, ecco Mussolini. Come l’hai presa?”. Marinelli la prende da lontano: “Allora, io faccio parte di una famiglia antifascista”. Boom, parte subito l’applausone. Pausa, Marinelli dice che è emozionato perché ha davanti “gente che segue da anni e che stima tantissimo”. Insomma, gli ingredienti del circoletto rosso ci sono tutti. Ma non finisce qui. Ecco che Marinelli entra nel vivo dell’aneddoto: “Ho chiamato mia nonna, è stata la prima persona a cui l’ho detto. Le ho detto ‘fanno una serie su Mussolini’. Lei mi ha guardato e mi ha chiesto ‘tu chi fai?'”. La risposta di Marinelli è lapidaria: “Lui”.

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Pubblicato da ergatto

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