Il Pd aderisce alla piattaforma “A pieno regime”: così si accoda agli antagonisti contro la polizia

Tommaso Montesano 15 dicembre 2024
Il Pd ha aderito alla manifestazione, e alla piattaforma, della rete nazionale A pieno regime contro il disegno di legge sicurezza l’11 dicembre. Tre giorni prima del corteo andato in scena ieri a Roma, il partito di Elly Schlein si è aggiunto alla lista delle sigle che si sono mobilitate contro il provvedimento approvato alla Camera e adesso all’esame del Senato. Una legge chiesta a gran voce dai sindacati delle Forze dell’ordine per la sua capacità di «rafforzare la tutela degli agenti» (così Domenico Pianese, segretario generale del Coisp, dopo l’ennesima giornata di violenza a Torino il giorno dello sciopero generale dell’Usb), ma osteggiato da una galassia che va dalla sinistra parlamentare (tutti i partiti del “campo largo” avevano rappresentanti al corteo) ai centri sociali, passando per la rete Antifa, i gretini di Friday’s for future Italia, gli studenti pro Pal, le Ong (Mediterranea Saving Humans), l’Anpi, la Cgil, gli eco-vandali di Ultima generazione, le femministe romane di Lucha Y Siesta, e le solite associazioni vicine all’opposizione (Associazione nazionale giuristi democratici, Articolo 21, Libera, Legambiente, Arci).
ALLEATI INGOMBRANTI
Del resto i promotori erano stati chiari, presentando la protesta: «Intrecceremo questa battaglia con tutte le forme di opposizione sociale che in questi mesi stanno animando i territori e il Paese». La lista delle adesioni ne è la prova. A spiccare sono le storiche sigle dell’antagonismo. Tra gli altri, ci sono i Centri sociali del Nord-Est, il Centro sociale Rivolta di Marghera, il Laboratorio Insurgencia di Napoli, Action, Casetta Rossa e lo Spintime labs di Roma, il Lambretta di Milano.
FATE SCHIFO, VOMITO, RIBREZZO, SIAMO L’UNICO PAESE AL MONDO NEL QUALE LE FORZE DELL’ORDINE SONO TRATTATE PEGGIO DEI DELINQUENTI !!!
