ALLELUJA!

Marco Rizzo fulmina Schlein e Pd: “Non dovete rompermi i cog***” compagni !

Giovanni Sallusti 08 ottobre 2024

Quella che segue è un’ode libertaria a Marco Rizzo, il kompagno più ortodosso che ci sia, e se vi sembrerà un ossimoro è perché viviamo in tempi ossimorici. Tempi arcobaleno, fluidi, macroniani (non relegate l’inaugurazione ultra-Lgbt delle Olimpiadi all’oblio del folklore, è stato puro spirito del tempo distillato) in cui il massimo della dissidenza viene espresso da questo nostalgico ambivalente, un po’ sovietico un po’ sabaudo, comunque intento a rovesciare il tavolo dell’aperitivo permanente dove si ritrovala gauche al tofu, evoluzione bio-sostenibile della gauche caviar.

Sono anni, che Rizzo fa il controcanto alla litania woke, che contesta il passaggio indebito dall’egemonia di Gramsci all’egomania dei Luxuria, degli Zan, delle Cirinnà: i desideri e fin i capricci dell’Io volti in (pseudo)diritti, mentre quelli esseri volgari e sudaticci (che peraltro raggruppano ancora una quota considerevole di eterosessuali), dicesi operai, si alternano alla catena di montaggio e passano armi, bagagli e urna elettorale nel campo conservatore.

Applausi, ovazione, «baccano indiavolato di tutti gli spiriti liberi», avrebbe detto Nietzsche. Qualcuno rompe il tabù supremo, si propone come maschio bianco (un ex pugile perdipiù, ormai Rizzo pare un personaggio di Clint Eastwood ben più che un nipotino di Lenin) che dichiara di apprezzare sessualmente la donna, proprio la donna nella sua carnalità più precipua, non uno dei 56 generi che prevede oggi la community di Facebook, questo Soviet contemporaneo rispetto a cui lui è chiaramente un deviazionista incallito.

Pubblicato da ergatto

curiosi.....

Una opinione su "ALLELUJA!"

Lascia un commento