LA FIGURA EMMERDE L’HA FATTA LA NOSTRA FEDERAZIONE DELLA BOX CHE DOVEVA IMPEDIRE L’INCONTRO !!
NON CI SONO PAROLE INVECE PER CHI PERMETTE A MUTANTI DI GAREGGIARE CON LE DONNE
Olimpiadi di Parigi 2024
Luca Bocci 1 Agosto 2024 – 12:48
“Non è giusto, fa malissimo”. Carini lascia l’incontro con l’algerino dopo 46 secondi
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I punti chiave
Dopo le infinite polemiche e la tempesta sui social l’incontro tra Angela Carini ed Imane Khelif dura meno di un minuto. Dopo un diretto al mento che fa vacillare l’atleta napoletana e tornare all’angolo per farsi sistemare il caschetto, arriva l’abbandono a sorpresa dopo solo 46 secondi. Dopo il verdetto ufficiale, l’atleta delle Fiamme Oro si scioglie in un pianto sconsolato, mormorando qualcosa come “non è giusto”. Quattro anni di lavoro e sacrifici immensi immolati sull’altare dell’ideologia gender e dell’inclusività a tutti i costi. Una cosa è certa: le polemiche non sono che all’inizio.
Un ritiro controverso
Pubblico delle grandi occasioni all’Arena Paris Nord, dove si tiene il torneo olimpico della boxe per un incontro che ha attirato l’attenzione del mondo come pochi altri nella lunga storia della nobile arte a cinque stelle. L’atleta napoletana si presenta dall’alto delle sue 82 vittorie in ambito dilettantistico ma avrà il suo bel da fare per contenere la potenza e la tecnica del pugile algerino. La pugile della Polizia si gioca l’ingresso ai quarti di finale del torneo olimpico e quella medaglia che aveva promesso al padre poliziotto a Tokyo. L’algerino era arrivato quinto nell’ultimo torneo olimpico ma i bookmakers hanno interrotto da qualche ora le scommesse sull’incontro, visto che si concentravano tutti su Khelif. La prima ripresa vede l’algerino mantenere la distanza per non subire l’allungo della Carini ma è comunque in grado di mettere qualche colpo interessante, tanto da costringere l’azzurra a farsi sistemare il caschetto ben due volte per poi ritirarsi all’improvviso.
Né il pubblico né i telecronisti riescono a capire cosa sia successo davvero ma, alla fine, rimane il fatto che, dopo solo qualche colpo preso, specialmente un diretto secco al mento, l’atleta azzurra si sia ritirata, lasciandosi poi andare ad un pianto sconsolato. Non è chiaro cosa sia successo ma sembra intuirsi dal labiale che la Carini abbia detto qualcosa come “non è giusto”. Possibile, forse, che si sia trattato di una decisione dell’angolo dopo che un diretto destro al mento dell’algerino ha fatto temere il peggio. Il fatto non cambia: ai quarti di finale approda Imane Khelif. Cercheremo di capire cosa sia successo davvero nei prossimi minuti, quando la Carini parlerà ai media.
Una tempesta mediatica senza precedenti
Da quando il Comitato Olimpico Internazionale ha reso pubblica il 29 luglio la decisione di consentire ai due atleti trans esclusi dal mondiale di boxe dell’anno scorso di prendere parte al torneo olimpico di pugilato femminile, la tempesta mediatica ha coinvolto i media mondiali in maniera sempre più prepotente. La stampa italiana è stata in prima fila, considerato che la prima atleta a dover affrontare l’algerino Imane Khelif appartiene alla delegazione azzurra ma lo scandalo è stato davvero planetario. D’altro canto, è bastato dare un’occhiata ai video presenti in rete sugli ultimi incontri del pugile nordafricano per capire come i rischi all’incolumità di Angela Carini fossero molto, molto reali.
PASSERANNO ALLA STORIA COME LE PIU’ SCHIFOSE OLIMPIADI DAI TEMPI DEI TEMPI: LETTI DI CARTONE, CIBO DA SCHIFO, NUOTO NELLA MERDA E MUTANTI IN LIBERTA’ !

concordo in tutto.