“Li prepariamo alla lotta per restare”. Così la Ong tedesca rilancia la sfida all’Italia
Quattro giorni a disposizione, il tempo di raggiungere La Spezia, per i tedeschi di Sea-Watch per istruire i migranti a ottenere il permesso di restare in Italia
Francesca Galici 27 Luglio 2024 – 15:32

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La nave tedesca Sea-Watch 5, dopo aver augurato “tutto il male possibile” a Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi, è tornata in mare per una nuova missione nel Mediterraneo centrale, dove ha recuperato poco più di 150 migranti. Visto che si tratta di una nave di grandi dimensioni, abile a navigare per giorni, e in considerazione delle buone condizioni climatiche che sono previste nei prossimi giorni, le autorità italiane hanno deciso di assegnare alla Ong tedesca il porto di La Spezia. Un modo per alleggerire le altre regioni e “usare” per lo sbarco un porto distante e poco impiegato per questo genere di sbarchi. Ovviamente, le critiche di Sea-Watch si sprecano per la decisione italiana, legittima in base al diritto, che non piace ai tedeschi che, ogni volta che non viene loro assegnato un porto in Sicilia. Ma stavolta la Ong va oltre e lancia la sfida, l’ennesima, al nostro Paese, che usa i migranti come leva contro il governo Meloni e gli italiani.
