Elly Schlein e Renzi, il retroscena dietro l’abbraccio in campo: “Quelle telefonate”
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Elisa Calessi 18 luglio 2024
Si sentono. Dopo le Europee, più spesso di prima. E, nonostante le diversità evidenti, dichiarate, hanno cominciato a stimarsi. O almeno a capirsi. C’è questo, di vero, dietro la foto, che ha fatto impazzire i social, di Matteo Renzi ed Elly Schlein abbracciati alla partita tra Nazionale Politici e Nazionale Cantanti, martedì a L’Aquila. Non solo quindi l’assist che l’ex premier ha fornito alla segretaria, consentendole di segnare durante la partita. Sembra esserci molto di poù.
Il leader di Italia Viva, dopo il fallimento del Terzo Polo e il risultato deludente della lista Stati Uniti d’Europa alle elezioni europee, ha deciso che la direzione di marcia è quella di costruire una gamba di centro del centrosinistra. Non da solo, non solo con Italia Viva. Sui social, in molti hanno ipotizzato un gran ritorno di Renzi nel Pd. Ma non è all’ordine del giorno. Né per lui, né per lei. L’idea è di costruire una Margherita 2.0, aggregando tutte le realtà di centro che gravitano attorno al centrosinistra, da Più Europa ai libdem di Andrea Marcucci, dai cattolici di Beppe Fioroni. Magari sotto l’egida di Francesco Rutelli, che una Margherita a doppia cifra la costruì davvero. Elly Schlein ha dimostrato di essere interessata a questo progetto. Di più: di volerlo. Le sue prime parole, dopo le Europee, sono andate subito in questo senso: adesso, ha detto cambia la musica, non si mettono veti e non si accettano veti, se vogliamo essere un’alternativa al centrodestra di Giorgia Meloni dobbiamo mettere insieme tutti. E il secondo turno delle elezioni amministrative ha rafforzato questo giudizio: la distanza non è enorme.
