Lo scrittore sui social ha scritto questo post che ha scatenato dubbi e polemiche tra i suoi stessi follower: “Sangue sul viso di Donald Trump. La storia politica insegna che il proiettile che manca il bersaglio lo rafforza. Il proiettile che ha sibilato all’orecchio di Trump, ferendolo, ha trasformato Trump in vittima. Chi in queste ore si danna per quei pochi centimetri che avrebbero permesso al proiettile di chiudere la partita con uno dei peggiori leader politici dei nostri tempi, non si rende conto che nessuna cospirazione può sostituire la democrazia, nella violenza la democrazia muore”. In tanti hanno criticato l’autore di Gomorra: “Dice una cosa per far intendere un’altra (peggiore)”, scrive un utente. “Qua ta ipocrisia e contraddizione in queste parole.. Prima lo definisce “uno dei peggiori leader politici” poi parla di violenza.. È proprio questa continua violenza verbale che poi degenera in violenza fisica”, scrive un altro sotto il post di Saviano. Infine, tra la valanga di commenti uno ha animato più di ogni altro il dibattito: “Chiudere la partita? Vedo molto dispiacere in questo commento che la partita non sia andata a buon fine. Ma potrei sbagliare”. Insomma le parole di Saviano sono un caso.
