(….)- La sinistra di Pd, M5S e Avs comincia a creare la coalizione del futuro per dare l’assalto alle destre. E qual’è la prima battaglia che porteranno avanti? Il salario minimo, nel Paese in cui gran parte dei contratti sono determinati dai contratti collettivi nazionali e ben al di sopra del limite che vorrebbero imporre. Grande idea per continuare a perdere.
– Il Gip militare archivia il generale Vannacci dalle accuse di incitamento all’odio razziale, a commettere reati o a disobbedire alle leggi. Era scontato? No, perché con i giudici non puoi mai stare tranquillo. Era logico? Sì. Perché il libro del generale sarà scritto così così, sarà stato fuori luogo, quello che volete: ma dentro no c’è niente di “razzista” nel senso del Mein Kampf. Siamo alla seconda querela che finisce in un buco nell’acqua. Bene così.
– Ieri vi abbiamo segnalato il fatto che i finalisti del premio Strega sarebbero stati “vestiti” da cinque grandi case di moda. Sorridevamo all’idea di vedere Chiara Valerio in abito di lusso. Oggi pare che ne sia nata una polemica tanto che gli autori hanno replicato a chi ha osato criticare questa scelta, ovviamente legittima. C’è chi s’è trincerato dietro il no comment (Dario Voltolini), chi ha ironizzato (Donatella Di Pierantonio), chi s’è chiesto quale sia il dolo (Paolo Di Paolo) e poi c’è appunto la Valerio. La quale non riesce a svestire l’abito dell’intellettuale neppure quando si parla di cose poco serie. Dice: “Perché dovrebbe essere negato il legame tra cultura e mercato?”, ricordando che Jean Cocteau in una pubblicità invitava a comprare un televisore. “Se lui vendeva televisori, che male c’è ad accettare un vestito?”. Chiara, anche meno dai…
– Avete sentito l’inno ufficiale degli antifascisti francesi contro Le Pen e Bardella? Che i rapper francesi diano della cagna putt*** a Marine Le Pen, o che inneggino all’omicidio di Jordan Bardella, non sorprende. Chi si scandalizza non conosce forse la violenza media dei testi rap e trap. Il dramma semmai è un altro. Ovvero la reazione dei giornali italiani alle orripilanti offese sessiste rivolte a Marine e alla nipote Marion. Per Repubblica la vera notizia sono “i canti nazi della destra” mentre nel titolo le minacce dei rapper diventano una banale “risposta” alla destra. La strofa “Se i fasci passano uscirò come un grande calibro” diventano semplici “parole molto forti”, senza indignazione alcuna. Per il Fatto Quotidiano, invece, il brano del collettivo rappettaro sarebbe un banale invito ad andare a votare. A leggere il titolo, pare una sinfonia di Beethoven. Breve riflessione: secondo voi cosa sarebbe successo se avessero definito Elly Schlein una cagna putt***?
– Il presidente della Comunità ebraica milanese mette un punto chiaro sulla questione dell’inchiesta di Fanpage: vi sentite protetti da Fdi? “Direi di sì, sia per quanto ha fatto in passato per quanto sta facendo ora”. Anche perché, fa notare, Avs “non ha mai condannato l’attacco del 7 ottobre”. Applausi.
– Quindi il Movimento Cinque Stelle, quello che doveva superare la destra e la sinistra, quello che “Mimmo Lucano ha fatto affari coi migranti”, quello dei “taxi del mare”, finirà forse nel gruppo The Left al Parlamento europeo. In pratica ci ritroveremo Giuseppe Conte insieme a Ilaria Salis, più Carola Rackete. L’avvocato del popolo sarà avvocato dell’okkupante abusiva. Almeno adesso sappiamo che c’è un movimento più a sinistra del Pd ed è il grillismo. Che brutta parabola la tua creatura, caro Beppe Grillo.
(…)
GIUSEPPE DE LORENZO
