CHI LA SOSTIENE HA LA MAGGIORE RESPONSABILITA’ DELLE QUOTIDIANE FIGURE EMMERDE CHE FA FARE AL PARTITO !!! GRAZIE D’ESISTERE ….
– A leggere l’intervista di Elly Schlein alla Stampa e non si può non provare un minimo di sdegno. Il tema è Giovanni Toti, governatore ligure agli arresti domiciliari accusati di reati tutti da dimostrare. Dice la leader Pd: “La magistratura stabilità le responsabilità penali individuali” – e sin qui tutto bene – “Ma dinnanzi ad un quadro così grave, in cui c’è una rete di interessi, corruzione e addirittura accuse di aver favorito la mafia, non si possono aspettare le sentenze. Bisogna anticipare i giudizi per la dignità delle istituzioni”. Ci rendiamo conto? Non è solo furia giustizialista, questa. Malattia in cui spesso cadono anche esponenti della destra quando le disgrazie colpiscono gli avversari. Ma Elly dimostra anche scarsa conoscenza delle regole base della Costituzione e della separazione dei poteri. Primo: dalle indagini non emerge nessuna “rete di corruzione”, perché la corruzione è un reato e la sua esistenza può certificarla solo un giudice e non il pm con le sue teorie corroborate da indizi più o meno solidi. Vi ricordo che a Genova hanno sbagliato a redigere un verbale, scambiando la parola “leciti” per “illeciti”, dunque non fidarsi ad occhi chiusi appare più che lecito. Secondo: leggiamo tutti insieme l’articolo 27 della Costituzione che Elly e i suoi sodali ritengono la “più bella del mondo”. “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”. Chiaro? Ergo: Toti è innocente. La corruzione è solo ipotetica, semmai presunta. E le sentenze bisogna aspettarle, cara Elly. Lo dice la Carta.
DE LORENZO
