cosi’ è anche se non vi pare

La gran gufata di ProdiDante islamofobo e Toti: quindi, oggi…

24 Maggio 2024 – 20:27

Quindi, oggi…: come frigna Massimo Giannini, il programma di Avs e Ilaria Salis

Giuseppe De Lorenzo

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La gran gufata di Prodi, Dante islamofobo e Toti: quindi, oggi...

– Sapete qual è il programma politico del M5S per le elezioni? Esportare il reddito di cittadinanza pure a Bruxelles. Auguri ai nostri amici europei.

– Un sondaggio di Eurispes merita di essere analizzato con attenzione. I dati ci dicono che la maggioranza degli italiani è contraria all’utero in affitto, che trova il favore solo del 37,1%. Inoltre l’adozione per le coppie omosessuali è condivisa solo dal 54% degli elettori. Mentre la possibilità di autorizzare il cambiamento di sesso tramite auto-dichiarazione dell’interessato, anche senza certificazioni mediche, convince solo il 40,7%. Adesso sapete perché il libro di Vannacci ha venduto così tante copie.

– Romano Prodi si lancia in previsioni sulla prossima presidente della Commissione Europea: “Il voto segreto è il luogo vendetta ma al 50 per cento sarà ancora Ursula von der Leyen”. Che gufata: lui è uno che di franchi tiratori al voto segreto se ne intende, quindi fossi in Ursula toccherei ferro.

– Massimo Giannini si lamenta del fatto che lo abbiano tirato giù dal letto alle 4 del mattino per notificargli una querela per diffamazione. Fa bene a protestare, ovviamente: non si fa. Anzi: è proprio contro la legge. Ma cosa c’azzecchi “l’intimidazione della stampa” non è ben chiaro. Se davvero Giannini pensa che questo rientri in un disegno intimidatorio del governo contro di lui, credo abbia una eccessiva considerazione di se stesso.

– Titolo di Repubblica su Ilaria Salis: “La vittima (dei pestaggi, ndr) non la riconosce in aula”. E come volevate che la riconoscesse, visto che erano tutti bardati, che gli avevano sparato del peperoncino sugli occhi e lo stavano massacrando di botte?

– Giorgia Meloni fa notare un dettaglio interessante. Sostiene di aver visto il post sui social di una candidata grillina alle Europee che era a cena con Sigfrido Ranucci, corredata con la scritta “votate M5S”. Tutto legittimo, sia chiaro. Ma cosa sarebbe successo se al posto di Ranucci ci fosse stato un giornalista “di destra” della Rai al fianco di un candidato di FdI? Apriti cielo. “Io – ha detto Meloni – non chiederò mai le dimissioni di Ranucci, la stampa è libera anche di fare campagna elettorale ma non tollero due pesi e due misure…”. Sdeng.

– Detto, fatto. Adesso ai musulmani viene permesso anche di non studiare Dante Alighieri. Non ci credete? Male, perché è successo davvero a Treviso dove un professore ha concesso, su richiesta dei genitori, l’esenzione dalla Divina Commedia a due studenti islamici in quanto in contrasto con la loro religione. Ciao ciao Sommo Poeta, i due alunni studieranno solo Boccaccio. Ora, ricordate quando vi dicevamo che il perverso vizio italiano di inginocchiarsi alle più strampalate richieste in nome dell’inclusività avrebbe prodotto dei paradossi incredibili? Ecco. Abbiamo iniziato con l’eliminazione del presepe, siamo passati a chiamare il Natale “festa d’inverno”, per arrivare prima a chiudere una scuola per Ramdan e poi a trasformare, come a Torino, l’Università in moschea dove si inneggia alla jihad. E adesso siamo a Dante islamofobo.

Pubblicato da ergatto

curiosi.....

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