TOTI SI DEVE DIMETTERE ED ED EMILIANO NO ?

Giovanni Toti, vergogna di Pd-M5s: a Genova il toga-party per le manette

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Giovanni Toti

Pietro Senaldi 09 maggio 2024

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L’arresto di Giovanni Toti? Un affare da Guardasigilli. Non l’attuale, Carlo Nordio, che dopo quarant’anni di esperienza come pubblica accusa si è permesso di far notare la strana tempistica di un fermo che arriva a oltre tre anni dall’inizio dell’inchiesta. La partita la sta giocando un (ex) Guardasigilli occulto, l’Orlando indemoniato, nome di battesimo Andrea, mammasantissima dem ed indimenticato ministro della Giustizia dalle procure di mezza penisola. Non è neppure laureato in legge, ma per le toghe il suo pensiero in diritto vale più di quello di Giustiniano.

Orlando è di La Spezia, è stato vicepresidente del Pd e, con Dario Franceschini, gran capo bastone. Ora che c’è Elly Schlein non è che sia finito in panchina, ma pirla in giro senza ruolo, come direbbero a Milano. La segretaria l’avrebbe spedito volentieri in Europa, ma lui ha quattro quarti di sangue rosso e quindi, malgrado si dica europeista anche sotto tortura, ha fatto di tutto per scansare l’onore, riuscendovi. Tornare a sciacquarsi i panni nel mare di casa sarebbe una tappa salutare per il suo curriculum, prima che anche l’armocromista della segretaria passi di moda.

Francesco Baccini: Oggi la mia Liguria è più viva. La colpa di Toti? Fare troppo

Francesco Baccini: “Oggi la mia Liguria è più viva. La colpa di Toti? Fare troppo”

M5S e Pd, insolitamente uniti nella pugna, stanno battagliando per lui. «Non si può continuare come se nulla fosse» tuona Fabio Tosi, capogruppo grillino in consiglio regionale, dando seguito alle parole del leader, Giuseppe Conte, che ha puntato come sempre sulla “questione morale”, affermando che è amorale che Toti non si dimetta. Nella stessa direzione spingono i dem, parlando di «grave impatto dell’inchiesta sula trasparenza e l’onorabilità del governatore» nonché di «atti giudiziari che ledono in maniera insopportabile il prestigio delle istituzioni», e invitando tutto il centrodestra a trarne le conseguenze e sgombrare il campo a elezioni anticipate.

Il centrodestra è molto scosso. “Liguria decapitata” ha titolato il Secolo XIX, ed è abbastanza vero. L’ex vicepresidente, il leghista Alessandro Piana, ha preso le deleghe del governatore e si è ritrovato in sella. Il centrodestra nazionale da Roma ha «espresso pieno sostegno al nuovo presidente». Da via Garibaldi 9, sede del municipio, il sindaco Marco Bucci assicura che si va avanti, non nel senso che si tira innanzi, ma che si procede spediti. Il 24 maggio verrà posta la prima pietra della Diga, un lavoro monumentale, destinato ad aumentare la capienza del porto, sul quale parrebbe che la procura stia indagando.

Pubblicato da ergatto

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