In arabo significa “fonte” e per due secoli è stata un insediamento islamico. Aidone è un piccolo comune di 5 mila abitanti, in provincia di Enna nel centro della Sicilia, e conserva alcuni dei più importanti tesori artistici dell’isola: la villa romana di Piazza Armerina, l’area archeologica di Morgantina, risalente all’antica Grecia, la Venere, il castello arabo normanno dei Gresti e poi resti di moschee e minareti. Manufatti dal valore inestimabile a cui qualcuno ha dato un prezzo. Il prezzo è 30 milioni di euro. Quel qualcuno è il principe saudita Sultan bin Salman Bin Abdulaziz Al Saud.
In sua vece, scrive il Giornale, questa settimana ha visitato la Sicilia Ahmed Saeed Badrais, il segretario generale della Suprema commissione saudita per il turismo e le antichità. Due giorni fa, è stato siglato l’accordo: 30 milioni di euro per recuperare monumenti, ex moschee, il castello dei Gresti e tutto quello che testimonia il radicamento della cultura islamica in Sicilia, con l’obiettivo di ridare lustro all’enclave trasformarla in un importante polo turistico. In calce al protocollo, la firma di Vincenzo Lacchiana sindaco Pd di Aidone. Oltre ai restauri, l’accordo prevede anche la costituzione del King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic center, un polo culturale e universitario.
LIBERO
