“I principi fondamentali del Partito democratico sono l’ascolto e la democrazia partecipata e, dato che il referendum è uno strumento di democrazia partecipata, quando viene invocato dovrebbe essere agevolato dal Governo Renzi e non pregiudicato”. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si dice “addolorato” commentando a ilfattoquotidiano.it la scelta del consiglio dei ministri di fissare al 17 aprile il referendum anti-trivelle. Bocciando così l’ipotesi di accorpamento con le amministrative e mostrando “poco rispetto per le Regioni”. E si unisce all’appello del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza (anche lui del Pd) affinché intervenga il capo dello Stato. In effetti la campagna referendaria si aprirà formalmente solo con il decreto di indizione del presidente Sergio Mattarella e solo a partire da quel momento i media saranno tenuti a concedere ai delegati regionali gli spazi previsti. Su questo puntano gli ambientalisti e il Movimento No Triv. “Anche perché – spiega il costituzionalista Enzo Di Salvatore a ilfattoquotidiano.it – dinanzi alla Corte costituzionale pendono ancora due conflitti di attribuzione che potrebbero salvare due quesiti. Sarebbe assurdo ‘spacchettare’ il referendum come vuole fare il governo”.
TANTO SOLDI NON SONO LORO…..
E PIU’ CASINO C’E’ PIU’ SI SGUAZZA !!!
