excort de luxe:

premier ieri confermando così che i tempi sono maturi per il rimpasto di governo a lungo rinviato. Maturi al punto che, dopo un vertice che ci sarebbe stato ieri notte tra Renzi e Alfano a margine del consiglio dei ministri, la pratica potrebbe subire un’accelerazione: e già oggi potrebbe spuntare la compagine di governo ridisegnata ad hoc, cercando di rispettare i complessi equilibri delle varie anime della maggioranza, Pd in testa. 

 Un’incombenza per Renzi, alle prese con il pressing degli alleati che attendono impazienti da mesi questo giro di boa, in primis i centristi di Alfano. Il quale è impegnato a sua volta a dipanare la matassa delle rivalità interne, anche se il borsino fino a tarda sera dava in pole il nome del piemontese Enrico Costa per la carica di ministro degli Affari regionali, la casella più elevata di questa tornata di nomine in arrivo. Che dovrebbero più di una decina, destinate forse a lievitare nel gioco di incastri: se il nuovo ministro sarà Costa, andrà assegnata infatti la casella di sottosegretario alla Giustizia, e si fa il nome dell’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini di Ncd. Sarà poi nominato un viceministro agli Esteri al posto di Lapo Pistelli; due viceministri al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) in sostituzione di Calenda (che andrà a Bruxelles) e De Vincenti. Potrebbe essere promosso il segretario di Scelta Civica, Enrico Zanetti, da sottosegretario a viceministro dell’Economia con delega alle Finanze; poi sono previsti due nuovi sottosegretari, alle Infrastrutture, l’Ncd Antonio Gentile e alla Cultura, dove è in corsa Antimo Cesaro di Scelta Civica. In arrivo anche un sottosegretario per guidare la squadra di consiglieri economici di Palazzo Chigi, nella persona di Tommaso Nannicini.  

Per il dicastero degli Affari regionali, oltre a Costa, in ballo c’è stata fino a ieri una terna di donne Ncd, Dorina Bianchi, Erminia Mazzoni e Rosanna Scopelliti, poiché i rumors in Transatlantico davano il premier più orientato a scegliere una donna. Per il viceministro agli Esteri il nome più gettonato è quello del responsabile Esteri del Pd, Enzo Amendola, dove potrebbe arrivare come sottosegretario o secondo viceministro anche Lia Quartapelle sempre del Pd. Agli Esteri potrebbe però forse approdare anche Sandro Gozi, sottosegretario a Palazzo Chigi con delega all’Europa. Il toto-nomine accredita per i due posti di viceministro al Mise i nomi di Teresa Bellanova, attuale sottosegretario al Lavoro, cui andrebbe la delega delle ristrutturazioni industriali; al suo posto potrebbe arrivare il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei; che potrebbe però approdare all’Economia, mentre allo Sviluppo Economico al posto di Calenda come viceministro con delega al Commercio estero potrebbe arrivare Guido Sottanelli di Scelta Civica. 

 Ma tutta questa partita si incrocia con quella che sarà formalizzata stamattina del rinnovo delle presidenze delle commissioni al Senato: dove sono dati in uscita i due esponenti di Forza Italia, Nitto Palma dalla Giustizia e Altero Matteoli dalla Trasporti e Infrastrutture. Per quest’ultima si fa il nome di Stefano Esposito o di Raffaele Ranucci del Pd; per la prima quello del responsabile Giustizia di Ncd, Nico D’Ascola. Ma se tra i ranghi dei centristi in Parlamento c’è maretta, anche nel Pd le acque sono agitate, fino a notte colloqui incrociati tra i big delle varie correnti. Dove venivano passate allo scanner le appartenenze dei possibili nominati nella variegata geografia del partito, per vedere se gli equilibri saranno rispettati… 

IL GIORNALE

 

HANNO TRADITO GLI ELETTORI CHE LI HANNO SISTEMATI LI’ ED ORA PUR DI NON MOLLARE LA SEDIA SI PROSTITUISCONO NONOSTANTE LA LORO PRESENZA LI’ SIA IMMORALE, ILLEGITTIMA E FRAUDOLENTA !

Pubblicato da ergatto

curiosi.....

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