Il bus elettorale. Il video in cucina, versione cuoca, con la ricetta iper calorica. L’invasione sui social, peraltro senza badare a spese (roba da 50mila euro in su, dicono). E poi manifesti, serate a tema, e a cena, apparizioni in piazza e in tv. Insomma Letizia Moratti, candidata a perdere del Terzo polo, nella campagna elettorale per le regionali della Lombardia, andata in archivio senza troppi patemi d’animo, ha usato tutto l’arsenale, spendendo tutto quello che c’era da spendere. Del resto donna Letizia è sempre stata abituata a metter mano al portafoglio, pur di usare l’armamentario necessario. Per dire. Nel 2011, perla disastrosa campagna elettorale delle amministrative contro Giuliano Pisapia, la Moratti spese 9 milioni e 700mila euro. Con lo stesso risultato: tanto rumore per nulla. Perché non è certo con le campagne elettorali milionarie, spendendo cifre importanti, che si ottengono i voti. Gli elettori li devi convincere. Mica sono follower o like sui social. Quelli sì, lì puoi pure acquistare, senza dover conquistare nulla.
ENRICO PAOLI