Nel 2012, è stato calcolato che le misure di protezione e vigilanza costino allo Stato 250 milioni di euro all’anno. In particolare, 2.108 operatori, alla guida di 484 auto blindate e 190 non blindate, scortano 584 personalità ritenute a rischio[13][14][15][16][17][18].
I numeri sono sostanzialmente confermati nel 2018 da un articolo dell’edizione romana del Corriere della Sera che elenca con dovizia di particolari le tutele assegnate da Ucis:
- 2.072 agenti sono impegnati nella tutela di 585 personalità, suddivisi tra 910 poliziotti, 776 carabinieri, 290 finanzieri e 96 agenti della Polizia Penitenziaria;
- 15 personalità – I livello – 171 operatori dispiegati;
- 57 personalità – II livello – 383 operatori dispiegati;
- 276 personalità – III livello – 823 operatori dispiegati;.
- 237 personalità – IV livello – 695 operatori dispiegati.
- Gli scortati sono magistrati (277), politici (69), dirigenti d’impresa (43), giornalisti (21), esponenti governativi (18).
- Ulteriori 221 operatori, prevalentemente personale dell’Esercito Italiano, seguito da Carabinieri e Polizia di Stato, effettuano 38 servizi di vigilanza fissa.
- Il maggior numero di scorte si concentra nel Lazio (31.6%), Sicilia (21.9%), Calabria (12,5%), Campania (12%), Lombardia (7,2%).
Da questo elenco sono esclusi alcuni soggetti, come ad esempio il presidente del Consiglio dei ministri in carica (vegliato da Aisi), così come i suoi predecessori nei precedenti 12 mesi[19] ed il presidente della Repubblica (Ufficio presidenziale della Polizia di Stato, Reggimento Corazzieri e Reparto carabinieri Presidenza della Repubblica)[20][21].
WIKIPEDIA
SOLO IN ITALIA I CONTRIBUENTI DEVONO PAGARE LA SCORTA A TANTI PARASSITI DEL GENERE CHE POTREBBERO E DOVREBBERO PAGARSELA DA SOI …ES SAVIANO .