
ONG E VATICANO IN RIVOLTA CONTRO IL DECRETO: GUERRA ALL’ITALIA
Le navi negriere e la più grande organizzazione che fa soldi con l’accoglienza dei clandestini che queste trasportano, la Chiesa Spa, in rivolta contro decreto anti-ong.

Ong in rivolta, tra chi invoca la tutela del proprio Stato di bandiera e chi annuncia nelle prossime ore di tornare a navigare nel Mediterraneo per continuare a salvare i naufraghi migranti. Monta la rabbia delle organizzazioni non governative dopo l’approvazione in Cdm del decreto che istituisce un apposito codice di condotta con multe e confische per chi non rispetta le nuove regole sui salvataggi in mare. Ecco le reazioni.
La Sea Eye lo bolla come “illegale” e chiede “protezione” al governo tedesco mentre la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere salperà da Augusta per tornare a navigare nel Mediterraneo nelle ore di Capodanno.
E all’indomani dell’approvazione del provvedimento anche il mondo cattolico condanna il dl. “Questo decreto cadrà presto, nel senso che è costruito sul nulla”, tuona monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni, sottolineando: “E’ paradossale che uno strumento che in questi anni è stato di sicurezza per almeno il 10% delle persone che sono sbarcate nel nostro Paese e in Europa”, cioè le navi delle Ong, “sia considerato uno strumento di insicurezza”.
Non è il tuo Paese, il tuo Paese è il Vaticano. Se sei in astinenza da ‘negri’, portateli lì. La Cei fa soldoni attraverso la Caritas con il business dell’accoglienza stile Soumahoro:
NESSUNO MA PROPRIO NESSUNO SANO DI MENTE ORMAI CREDE PIU’ ALL’ACCOGLIENZA PELOSA DI QUESTI ELEMENTI !