TUTTI E SUBITO
Nessuna selezione all’ingresso, insomma: per loro, chiunque si presenti davanti a un porto italiano ha il diritto di essere ammesso sul territorio nazionale. Letta sostiene che è «inaccettabile» parlare, come fanno i ministri, di «carico residuale e sbarco selettivo». Il vicesegretario Giuseppe Provenzano si presenta al porto di Catania e dice che quella del governo è «una discriminazione gravissima ed arbitraria». Mentre per Elly Schlein, che potrebbe essere la candidata della sinistra piddina alla segreteria, quella selezione «è arbitraria: hanno diritto individuale a chiedere asilo. Sbarco ora!». Identici concetti, parole simili per tutti, “ispirate” dalle indicazioni di Letta, in modo da mostrarsi un blocco unito, almeno su questo. Nonché distinto dai Cinque Stelle di Conte, che si sono guardati bene dal fare fronte col Pd nella battaglia per il “diritto allo sbarco” di tutti gli immigrati.
E’ EVIDENTE CHE PAROLE FOLLI NASCONDONO LOSCHI OBIETTIVI NASCOSTI , NESSUNO CON ALMENO 2 NEURONI PUO’ PENSARE DAVVERO CHE TUTTI POSSANO SBARCARE E FARSI MANTENERE …
MA QUESTI NON LAVORANO IN FABBRICA , SONO PAGATI LAUTAMENTE PER DEFECARE IDIOZIE E SE NE FREGANO !