Dopo che, per l’ennesima volta, la sinistra si è scaldata sul titolo del premier, è stata lei in prima persona a mettere tutto a tacere: “Fate pure…”
Mentre la sinistra smania e non si raccapezza del fatto che Giorgia Meloni preferisca essere chiama “il” presidente del Consiglio, lei dai social mette a tacere ogni polemica con un tweet che chiude definitivamente il mare di parole che è stato speso, e sprecato, negli. ultimi giorni. “Leggo che il principale tema di discussione di oggi sarebbe su circolari burocratiche interne, più o meno sbagliate, attorno al grande tema di come definire la prima donna Presidente del Consiglio. Fate pure. Io mi sto occupando di bollette, tasse, lavoro, certezza della pena, manovra di bilancio. Per come la vedo io, potete chiamarmi come credete, anche Giorgia”, ha tagliato corto la Meloni.
Ennesima scudisciata a una sinistra incapace di fare vera opposizione, che si aggrappa ad argomenti futili e inutili perché incapace di guardare altrove. Oggi la sinistra ha trovato di che parlare davanti alla divulgazione di un documento interno in cui la presidenza del Consiglio dei ministri indicava, in ottica di uniformità della comunicazione, “che l’appellativo da utilizzare per il presidente del Consiglio dei ministri è: ‘Il signor presidente del Consiglio dei ministri, on. Giorgia Meloni”.
NEL FRATTEMPO SBARCANO ALLEGRAMENTE UN MIGLIAIO DI CLANDESTINI AL GIORNO PER ARRICCHIRE I SOLITO NOTI …. TESTE DI……
“Ridicola”. La Lucarelli attacca (ancora) la Meloni
28 Ottobre 2022 – 20:17
Il volto di “Ballando con le stelle” torna sulle discussioni lessicali sul presidente del Consiglio Giorgia Meloni e continua a “regalare” insulti
Continua la crociata delle donne di sinistra contro Giorgia Meloni. Qualsiasi cosa è utile per attaccare chi ha fatto la storia, si sa, e l’ostinazione di alcuni soggetti meriterebbe un premio. In prima fila contro il presidente del Consiglio troviamo Selvaggia Lucarelli, da giorni impegnata a spargere odio contro il primo premier donna. La nota diramata dal segretario generale della presidenza del Consiglio, Carlo Deodato, ha consentito alla giudice di Ballando con le stelle di continuare la tiritera.
Il nuovo affondo di Selvaggia Lucarelli
“Tra un po’ chiederà che la si chiami Giorgio. P.s. Ora sappiamo quale dote le manca di sicuro: il senso del ridicolo. Fossi un avversario politico comincerei a lavorare su questo”: così la Lucarelli in un post diffuso sui social network. Non paga, l’ex concorrente de La fattoria 3 ha proseguito la sua offensiva anche attraverso le storie di Instagram: “Guardate che questa cosa della circolare ‘signor presidente’ per gli avversari dovrebbe essere un elemento interessantissimo, rivelatore. Meloni vuole avere l’ultima parola e se le sembra di non averla è disposta ad auto ridicolizzarsi. L’orgoglio è il suo tallone d’Achille”.
A QUALCUNO INVECE MANCA COMPLETAMENTE IL CERVELLO !!! TRA PENA E VOMITO ….