
NATO PROMETTE DI DIFENDERE MELILLA DA ASSALTI MA NON LAMPEDUSA
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Eppure contro le coste italiane è in corso un attacco da decenni da tutti i lati. Uno anche da un ‘alleato’ Nato, la Turchia.
Le barche che arrivano ad Almeria testimoniano l’intenzione di Algeri di non controllare l’immigrazione, nel mezzo di una crisi diplomatica con la Spagna.

L’Algeria ha inviato ieri alla Spagna un nuovo avvertimento del proprio ‘disappunto’ per questioni politiche, che conferma la minaccia di non controllare la rotta marittima clandestina. L’arrivo di diverse piccole imbarcazioni al largo delle coste di Almeria ha mostrato la permissività dell’Algeria, come previsto dalle forze di sicurezza dello Stato quando il governo spagnolo ha deciso di rinnovare i rapporti diplomatici con il Marocco lo scorso marzo e ha cambiato la sua posizione sul Sahara.
Per accontentare un fornitore di clandestini ne hanno scontentato un altro. Succede, quando ti limiti a chiedere che gli altri facciano quello che dovresti fare tu.
L’episodio migratorio di ieri ad Almería – “che non sarà l’ultimo”, secondo le fonti della Guardia Civil consultate da questo quotidiano – è avvenuto parallelamente alla chiusura del vertice Nato, il cui ordine del giorno prevedeva la protezione dei confini del Ceuta e Melilla, dopo l’assalto armato dei giorni precedenti.

Nulla su Lampedusa.
A cosa serve, all’Italia, un’alleanza che ci ‘difende’ da un pericolo immaginario, i turisti russi, e non dall’invasione afroislamica? L’unica minaccia al futuro è l’immigrazione afroislamica. Questa va combattuta, non Vlad.