Rosario Crocetta, il “compagno in fuga dai debiti. Come campa adesso (per non pagare le tasse ed evitare le inchieste)

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Salvatore Dama 13 febbraio 2022
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Rosario Crocetta cammina sulla spiaggia di Mahdia, guarda il mare e ha nostalgia della sua Sicilia. Poi pensa alla montagna di guai giudiziari che ha in Italia. E poi pensa al conto in banca, dove le sue tre pensioni arrivano pulite-pulite, con la tassazione del 5 per cento applicata dal fisco tunisino. Infine la nostalgia gli passa. E Rosario col cavolo che ci torna. In Italia. Breve ripasso sul personaggio. Crocetta è stato eletto presidente della Sicilia nel 2012, ma quello è stato l’inizio della fine. La sua storia politica è terminata nel 2017, quando non è neanche riuscito a farsi rieleggere all’Assemblea regionale, mollato dal partito che in passato lo aveva sponsorizzato, il Pd. Dopo l’esperienza amministrativa, Crocetta si è trasferito a Mahdia, paese costiero a sud di Monastir. La Tunisia, in realtà, è sempre stata la sua passione. Sia per fatti culturali che, diciamocelo, per interesse economico.
Crocetta si è dichiarato «un cattolico comunista che ama l’Islam».
Ma non è che è stato attratto dalle moschee, almeno non solo da quelle. I pensionati italiani sono accolti a braccia aperte. E loro vanno a farsi coccolare dal fisco tunisino, che è buono e compassionevole. Crocetta è di Gela. Era di Gela. Ha venduto tutto e si è trasferito dall’altra parte del Mediterraneo. Ha preso la residenza in Tunisia. Acquisendo tutti i benefit degli espatriati, a partire dalla pensione (le pensioni) che in terra africana vengono tassate al minimo. In Sicilia ha mantenuto un appoggino a Tusa, località di mare in provincia di Messina, e solo quello: «Non potevo permettermi condominio, donna di pulizia e spese varie», aveva spiegato qualche tempo fa a La Sicilia, il primo quotidiano che si era accorto dell’esilio volontario dell’ex presidente.
NELLA SUA AFFERMAZIONE TUTTO IL MARASMA MENTALE DEL SOGGETTO !