Da vecchi cronisti eravamo abituati al fatto che uno sciopero generale fermasse il Paese anzi lo paralizzasse, come da lessico dei tg della sera. Da ieri sappiamo che non è più necessario che sia così: è nato, infatti, lo sciopero generale di minoranza. Un ossimoro. La Confindustria sostiene addirittura che l’astensione dal lavoro ha riguardato meno del 5% degli addetti delle aziende iscritte, Cgil e Uil hanno fornito invece numero roboanti. Ma la sostanza è quella di cui sopra: dal momento che Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri hanno indetto l’agitazione il rilievo sindacale della protesta è andato sempre più affievolendosi a favore di un’evidente politicizzazione. È diventato importante per gli organizzatori riaccendere la fiammella del Conflitto piuttosto che presentare una piattaforma sindacale o una rivendicazione specifica.
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