“Sono in tanti a scommettere che questo Parlamento non si lascerà mandare a casa facilmente – aggiunge però Repubblica -. Per due ragioni alquanto prosaiche. La prima è che con il taglio dei parlamentari saranno in molti di meno a rientrare (l’unico partito a non avere questo problema è Fratelli d’Italia). La seconda è che fino a quattro anni, sei mesi e un giorno – quindi fino al 15 settembre del 2022 – gli attuali parlamentari non matureranno la pensione. Che sarà anche poca cosa, rispetto ai fasti di un tempo, ma è comunque una garanzia considerata ormai troppo vicina per potervi rinunciare”.