Immigrazione, Luciana Lamorgese ha accolto una “città” di immigrati: oltre 72mila sbarchi da che è ministro

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Tommaso Montesano 11 agosto 2021
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Prendiamo una media città italiana. Ad esempio Caserta, Cremona o Pavia. Ecco: nei suoi quasi due anni trascorsi alla guida del Viminale, Luciana Lamorgese ci ha regalato una città di migranti. L’attuale ministro dell’Interno è entrato in carica il 5 settembre 2019- governo “Conte bis” – al posto di Matteo Salvini. E da allora – i dati sono aggiornati a ieri mattina – sono sbarcati sulle nostre coste 72.343 aspiranti profughi. Una media città italiana, appunto. Come, numero più numero meno, Caserta (73.398 abitanti); Cremona (71.523) o Pavia (70.971). E più dell’Aquila, che conta 69.941 presenze. I numeri elaborati da Openpolis – su base triennale – forniscono un altro termine di paragone per il biennio Lamorgese: ad esempio, nel triennio 2008-2010 sbarcarono 51mila migranti; nel periodo 1998-2000, 115mila. Le cifre “sfornate” quotidianamente dallo stesso ministero dell’Interno con il suo “cruscotto statistico” sull’immigrazione sono un supplizio per Lamorgese. Ieri, grazie agli ultimi arrivi nella notte a Lampedusa, il totale degli sbarchi relativi al solo 2021 è schizzato a quota 31.853. Solo per avere un termine di paragone: nello stesso periodo dello scorso anno, i clandestini che raggiunsero il nostro Paese furono 14.935. E il guaio, per Lamorgese, è che l’estate non è ancora finita. Con la concreta possibilità che le cifre, a dicembre, siano simili a quelle del 2017, quando i migranti sbarcati furono in tutto 119.310.