Vittorio Feltri contro Giuseppe Conte: “Meglio il coronavirus, promette agli italiani soldi che non ci sono”
Non si può pretendere che pigiando un tasto del computer i soldi arrivino nelle tasche dei bisognosi. Sappiamo che la burocrazia non ha la velocità della luce, quindi occorre portare pazienza. Peccato che l’apparato digerente degli italiani sia invece impaziente. La mia impressione tuttavia è che i piccioli, come li chiamano i siciliani, non pervengano nelle mani di coloro che li aspettano per un altro decisivo motivo: non esistono capitali pronti per essere distribuiti.
Un conto è impegnarsi a soccorrere il cittadino in difficoltà: ti aiuto. Un altro conto è sostenerlo davvero in solido, dato che i fondi necessari a fare beneficenza scarseggiano, o meglio, mancano del tutto. Infatti le casse romane non si limitano a piangere, per essere piene sono piene ma soltanto di debiti accumulati negli anni da una classe politica incapace e spendacciona, tesa esclusivamente a procacciarsi voti distribuendo lire ed euro a clienti e amici. Uno schifo al quale non si è mai posto rimedio poiché la cosiddetta casta non si è mai preoccupata delle esigenze del Paese, essendo intenta tuttalpiù a garantirsi, assegnando favori, la permanenza al potere.
Conte non è diverso dai suoi predecessori, punta a rimanere il più possibile a Palazzo Chigi ed è per questo che giura di coprire gli abitanti della penisola di valsente che non ha. Trattasi di bluff destinato presto ad essere scoperto. Egli, in pratica, ci prende per i fondelli. Da un portafogli vuoto nessuno è in grado di estrarre l’utile per garantire ai compatrioti un pasto caldo e neppure freddo. In conclusione, è preferibile il virus a un premier che ignora quali risorse abbia disponibili.
INOLTRE AL COLMO DELLA CAZZAGGINE IERI HA FATTO FINTA D’ALZARE LA VOCE CON GLI STROZZINI UE…… CORREGGENDOSI IMMEDIATAMENTE DOPO !!!
CHE NONUOMO !
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