Rimini, 28 marzo 2019 – «Buongiorno, stiamo cercando un lavoro per la stagione balneare in riviera. Siamo disponibili ma non vogliamo essere assunti regolarmente, chiediamo di essere retribuiti in nero, perché vogliamo mantenere il reddito di cittadinanza che ci arriverà dal governo». E’ il refrain che si sono visti ripetere – nei giorni scorsi – diversi albergatori riminesi, rimasti di stucco.
«Ormai le persone che cercano lavoro stagionale hanno iniziato a inviare curricula e contattarci sui social, ma anche come tutti gli anni a partire dal mese di marzo a presentarsi di persona negli hotel – attacca Gabriele Bernardi, albergatore di Viserba –. Quest’ultima in effetti spesso è la modalità più efficace. La scorsa settimana due ragazzi, sui venticinque anni, provenienti dal meridione, mi hanno chiesto lavoro per l’estate ma hanno subito precisato che sarebbero stati disposti a fare la stagione soltanto a condizione di non risultare assunti. ‘Dobbiamo conservare il reddito di cittadinanza, abbiamo fatto domanda e siamo a posto con tutti i requisiti previsti dalla normativa’, mi hanno spiegato».
IL RESTO DEL CARLINO
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